di MATTEO CORSINI
Verso le 12 dello scorso 8 novembre stavo sorseggiando una birra al termine dell'ultima tappa del mio giro di quest'anno per le montagne nepalesi. Meteo ottimo tutti i giorni, salita in vetta al Lobuche East il 3 novembre in condizioni perfette, quindi bilancio pienamente soddisfacente.
A quel punto, però, la mente è tornata alle beghe quotidiane della mia vita occidentale, e ho realizzato che, tenendo conto del fuso orario, negli Stati Uniti stava iniziando il giorno delle elezioni presidenziali. Tre settimane prima, quando ancora non ero partito, Hillary Clinton era data in vantaggio, soprattutto nelle opinioni di quelli che poco tempo fa Nassim Taleb ha (a mio parere condivisibilmente) definito "Intellectuals Yet Idiots". Si tratta di quel vasto mondo di accademici, giornalisti ed esperti vari che la fanno da padroni sui mezzi di informazione e che adorano il popolo e la democrazia quando il risultato del voto è in linea con i loro desiderata, salvo lament