di TONTOLO
Uno dei punti di forza della Lega è sempre stato l’accurata scelta degli uomini da cui farsi rappresentare. Ce n’è un campionario terrificante, roba da raccolta antropologica alla Lombroso. Qualcuno è così speciale che non ha saputo resistere alla tentazione di (farsi) scrivere un libro. Ci sono cascati in tanti e si potrebbe organizzare uno scaffale speciale solo di volumi fondamentali scritti da questi personaggi. L’ultimo della serie è Mauro Polli, deputato leghista ossolano per due legislature, poi transitato – attraverso varie sigle – verso la melassa berlusconiana e poi rientrato a furor di popolo (così scrive nelle sue ponderose memorie) nella Lega. Non è l’ultimo degli arrivati: aveva addirittura fatto il sottosegretario alla difesa del secondo governo Berlusconi. Il ministro era Previti, una bella accoppiata, non c’è che dire. Fra i suoi grandi meriti politici ci sono l’esibizione delle “Frecce tricolori” nella natia Ossola con gra
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