Un modo concreto per abbattere i tiranni

di ENZO TRENTIN Sebbene il significato etimologico sia controverso, il termine greco tyrannos appartiene al linguaggio dell’Asia minore. Lo ritroviamo, per la prima volta, nella metà del VII secolo a.C. in una poesia di Archiloco di Paro, in riferimento al re della Lidia, Gige, che regnò tra il 687 e il 652 circa. Occorre tuttavia precisare che gli antichi Greci importarono e adottarono un termine che meglio fissava un modo di comportarsi di un signore o di un sovrano, non un sistema di governo. (1) Nell’antica Grecia, pian piano il termine “tiranno” iniziò a rappresentare una figura crudele, riflesso e simbolo della degenerazione personale del potere. Per Aristotele, precisamente, la tirannide era un sistema di governo in nome dell’interesse personale e non del bene comune. A questo concetto si sovrappose il significato di comando arbitrario e illimitato coniugato al ricorso alla coercizione. In sostanza, tiranno sarà chi esercita il potere conquistato illegittimamente