di STEFANO MAGNI
Fra le mille iniziative delle Organizzazioni Non Governative, troviamo campagne che fanno molta scena, ma sono quasi del tutto inutili e altre che fanno altrettanto clamore, ma richiamano l’attenzione su problemi reali e gravi. Fra le prime si annovera sicuramente la campagna di Invisible Children, “Kony 2012”, che mira a catturare (con un corpo di consiglieri militari americani pagati dal contribuente) un signore della guerra ugandese già sconfitto e alla macchia dal 2006. Fra le campagne che richiamano l’attenzione su problemi reali, invece, c’è quella di George Clooney per il Sudan.
L’attore e regista statunitense si è recato realmente nel Sudan, più di una volta. Nel 2006 era nella regione separatista del Darfur, per monitorare da vicino, il genocidio condotto dalle milizie fedeli al regime di Khartoum. Nel dicembre del 2010, Clooney si è recato nel Sudan del Sud, alla vigilia del referendum che ne sancì la secessione dal regime di Khartoum,
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