di MARIETTO CERNEAZ
Ufficialmente, la decisione di Nicolas Maduro viene giustificata come "prolungamento dei poteri per fronteggiare la crisi energetica e alimentare che attanaglia il paese". La verità è, invece, che il presidente del Venezuela, ormai alle strettissime, vuole poteri sempre più speciali per mettere a tacere i ribelli che stanno scendendo a frotte per le strade, ormai esasperati dalle condizioni di invivibilità che sono costretti ad affrontare.
Insomma, si rialza la tensione in Venezuela e Maduro - forte dell'appoggio del Tribunale Superiore - ha decretato lo stato d'emergenza per proteggersi da un "presunto golpe" che sarebbe ordito dagli Stati Uniti, dai quali il Venezuela compra petrolio peraltro.
Il delfino di Chavez non ha precisato il contenuto delle misure, ma ha annunciato un decreto che gli assegna "potere sufficiente" per far fronte al presunto colpo di stato. Secondo Maduro, proprio ieri venerdì c'è stata una riunione a Washington a
no, es un coño e madre
Solo un delinquente.