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Venezuela stremato, ma maduro si scaglia contro “pokemon go”

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di MARIETTO CERNEAZ In attesa che il CNE (Consiglio Nazionale Elettorale) prenda una decisione sulla validità delle firme per il referendum contro Maduro (Referendum revocatorio), al fine di farlo decadere da presidente, in Venezuela l'opposizione è tornata a protestare in piazza contro il presidente Nicolas Maduro, proprio come risposta all'annuncio da parte del CNE, che ha detto, per voce della sua presidente, che esaminerà i dati sulla verifica delle firme il primo agosto, quando aveva annunciato che il tutto sarebbe stato reso ufficiale entro il 26 luglio scorso. Le firme consegnate dall'Allenza dell'Unità Democratica (Mud, coalizione di opposizione) sono state circa 1,8 milioni, ovvero ben oltre 8 volte il numero necessario (200 mila). Il segretario, Jesus Torrealba avvertì che se il Cne avesse ritardato ancora la loro validazione "i cittadini sarebbero tornati in piazza". Ciononostante, il sindaco di Caracas ha chiesto che la Mud venga dichiarata fuorilegge.
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