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A vent’anni di indipendenza della padania, risultato? il nulla!

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di GIANFRANCESCO RUGGERI Cari lettori da molto tempo manco da queste pagine, ma non sono stato colpito anch’io dal virus dell’i-taglianità come è capitato a taluni presunti indipendentisti, più semplicemente motivi famigliari e qualche fastidio di salute mi hanno rallentato. L’approssimarsi poi di una scadenza importante, il ventesimo anniversario della dichiarazione di indipendenza della Padania, mi ha indotto ad una pausa di riflessione che ha ulteriormente allungato il mio silenzio. Sono passati oramai 20 anni ed è inevitabile far un bilancio di quanto abbiamo ottenuto: nulla! La riposta non si fa attendere ed è forse scontata, ma è sincera: nulla, niente, nisba, negota. I prefetti sono sempre al loro posto, così come il canone Rai, ce l’hanno solo trasferito in bolletta, l’ici ha cambiato nome due o tre volte e nel frattempo ha moltiplicato il suo gettito, il debito della repubblica i-tagliana cresce di pari passo con il residuo fiscale della Padania, più l
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11 COMMENTS

  1. Bossi ha decretato la fine della Lega quando ha dovuto ripianare il disastro Bellerio, ricorrendo a Berlusconi. Naturalmente ha affiancato a tale disastro scoperte “affaristiche” tipo banca, supermarket, crociera, villaggio turistico sconsigliati da tutti quelli che avevano un minimo di cervello.
    L’errore maggiore, tuttavia , è stato quello di non copiare sin dai primi momenti , l’atteggiamento dei parlamentari sud-tirolesi che, a piccoli passi, si sono portati a casa quasi tutto quello che volevano.
    Salvini , ora , è solo un Bossi peggiorato perchè allora, pur nella sua piramidale ignoranza Bossi nella Lega ci credeva.

  2. E’ purtroppo evidente come Capitan Felpa abbia preso in giro gli indipendentisti / padanisti sin dal suo insediamento: dato che per poter penetrare nel partito e diffondere il progetto lepenista gli serviva anche il loro appoggio, ha finto interesse anche nella loro direzione, affermando che le vecchie battaglie autonomiste e identitarie non sarebbero state dimenticate.

    Quando le nuove idee (si fa per dire) della Lega lepenista, antieuropeista e nazionalista (in senso italiano) si stavano diffondendo, palesemente in contrasto con i vecchi temi federalisti, localisti e padanisti, si continuava a prendere per il culo i militanti, sbandierandogli sotto il naso sondaggi che davano il partito a livelli mai visti e facendogli credere che si trattasse solo di un trucco per poter ottenere il consenso del centro-sud a un futuro governo del centro.destra a guida Matteo Salvini.

    Ora, a distanza di 20 anni dalla nascita di quella che secondo la retorica bossiana era la bambina Padania, si giunge finalmente a un momento di chiarezza.

    Quella bambina ora ragazza, presto abbandonata e poi tradita dal padre, lasciata (possibilmente) a morire di fame dallo zio 75% ma, nonostante tutto, ancora forte e vitale, è troppo scomoda per i programmi della nuova dirigenza italianista e va fatta fuori alla svelta.

    La Padania non morirà, perché esiste da sempre e continuerà a farlo anche dopo che la Lega sarà finita e riassorbita in un contenitore nazionalista, ma Il tradimento dei salvinisti è ora palese e definitivo.

    Nei vari messaggi per lanciare la Pontida di domani trasmessi da RPL un solo esponente si è permesso di nominare la Padania; un altro è arrivato a menzionare la dichiarazione d’indipendenza, ma senza specificare di chi o da che cosa…

    I leghisti di oggi sono i primi a rinunciare non solo al padanismo ma anche ai vecchi temi federalisti e autonomisti: come si può pretendere che gli altri partiti li propongano quando è la Lega Nord che afferma, col suo segretario, che ora i tempi sono cambiati e le priorità sono altre?

    Matteo Salvini il giorno 15/09/2016 sul suo facebook ha comunque dovuto ricordare la data scomoda e lo ha fatto in questo modo:
    “15/09/1996 emozioni e coraggio sul Po
    18/06/2016, emozioni e futuro a Pontida. Vi aspetto”

    Un grande ha commentato così:
    “15/09/2016, emozioni e coraggio sul Po? Eri andato a fare rafting?”

  3. Non condivido l’analisi. Si dimentica che tutto ciò che avviene in Italia e in Europa dipende dal consenso da parte delle centrali del potere (politico, economico e militare) mondialista che hanno obiettivi precisi e che o ti comprano o ti distruggono. Non dipende nemmeno dal consenso elettorale del quale si fanno un baffo a tortiglione e che comunque hanno sempre modo di aggirare. I movimenti cosiddetti autonomisti che hanno avuto un minimo di successo è perchè si sono in qualche modo omologati, cioè non mettono in discussione temi fondamentali quali la dipendenza dagli Stati Uniti, i relativi trattati di pace, la partecipazione alla NATO, le malefatte del FMI e della Banca Mondiale, ecc. che ci portano guerre, operazioni di geoingegnarie clandestine con aerosol velenoso sulla popolazione ignara, immigrazione programmata, dissoluzione sociale, decadimento morale, perdita di valori, invasione di prodotti transgenici come promette il famoso trattato TTIP condotto sottobanco, fino alla distruzione del nostro corpo e della nostra anima. Bossi ci aveva messi in guardia dai pericoli di una tecnica sottomessa al valore unico del denaro e non era mera teoria in quanto tutta la sua pratica politica era orientata in tale senso. Pensiamo a quanto si è compromesso con guerra in Jugoslavia, pensiamo a quanto si è speso sui pericoli di un sistema elettorale americanizzato. In altre parole Bossi è stato distrutto perchè faceva sul serio. Il fatto poi di cambiare strategie è solo sintomo di intelligenza, di capacità di gestire il margine di agibilità disponibile, di capacità di adattarsi alla situazione. Certo, poi ci sono stati i tradimenti, l’incapacità di capire posizioni tanto evolute, i litigi e forse anche le rivalità tra i vari esponenti. e quant’altro.

    • ecco c’è tutto questo però in proporzioni inverse, tu hai scritto 20 righe di poteri forti e 2 di uomini deboli e traditori, in realtà dovremmo fare il contrario parlare per 20 righe di uomini deboli e per 2 righe di poteri forti, perchè va bene tutto, accetto tutto, ma non credo che il potere mondialista che pianifica l’immigrazione abbia impedito anche di eliminare il canone rai!

  4. Bossi ha grandi colpe, a mio parere ha tradito tutti noi Padani, basta fare pochi chilometri, andare in Svizzera e rendersi conto che vicino a noi c’è un altro mondo, più ordinato, più efficiente, più onesto, con meno della metà della nostra tassazione, come mai??? E se poi si considera che noi LOMBARDI abbiamo moltissime eccellenze nel settore industriale in generale, siamo i primi anche nel settore agricolo, si capisce quale grande sciagura sia per noi stare con Roma, ci succhiano il sangue, come veri parassiti.

  5. Caro amico Ruggeri. Grazie per l’ottima analisi che condivido in toto. Interessante la parte in cui, pur mettendo in risalto che il Front National non contiene, nel suo DNA, la cultura delle piccole patrie ed il riconoscimento delle diverse identità ecc. ecc., è riuscito, anno dopo anno e sconfitta dopo sconfitta, a crescere e ad ampliare il suo consenso. Percorsi ben diversi quelli dei caporioni leghisti con risultati ridicoli e con lo sperpero di un consenso cospicuo che c’è stato venti anni or sono. Grazie anche per aver ricordato il Prof. Miglio ed il grande, grandissimo Gilberto Oneto che tanto hanno trasmesso a chi ha avuto voglia di crescere studiando e quindi imparando

  6. Occorre ringraziare bossi e rimpiangere il Prof.Miglio.
    L’indipendentismo , o l’autonomismo, non hanno futuro senza una decisa protesta fiscale.
    Con parole, discorsi, raccolta firme, petizioni, consultazioni , attivismo fine a sé, non si va da alcuna parte.
    Chi ha le palle le può e le deve tirar fuori.
    Chi non le ha non se le può inventare.
    Può stare a testa bassa, subire , lavorare come un schiavo e, al massimo mugugnare a bassa voce.

  7. D’accordo e simpatetico su tutto, ma forse non sovra enfatizzerei il concetto di Padania nella sua interezza.

    Sarebbe già fenomenale se un’ area ridotta o singola regione (una delle attuali) potesser raggiungere l’indipendenza e creare così un effetto a valanga di aree che poi, a cose fatte , potrebbero anche confederarsi (le solite note, e poche, ovviamente).

    Se non si riesce a mettere in marcia pesino i Veneti individualmente, figuriamoci l’intero mammooth padano…

  8. Mi viene da piangere, è esasperante… Ormai siamo invasi, ci hanno fatti invadere per impedirci di staccarci, hanno ormai disgregato le nostre abitudini e culture.

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