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Veneto, niente referendum per l’autonomia! forse nel 2017

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bottacin_galletti_zaiadi REDAZIONE

Ma guarda un po’ che succede in Veneto. Slitta il referendum sull’autonomia del Veneto.

Lo annuncia l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin (nella foto a sinistra). «Avevamo chiesto al Governo di svolgere il referendum sulla riforma costituzionale e il nostro lo stesso giorno», ricorda Bottacin, citato dal Mattino, «ma non ci è mai arrivata risposta – afferma, nonostante più volte il governo abbia fatto sapere che l’accorpamento non era possibile – e a questo punto abbiamo capito che si tratta di un diniego. Ma allora non vale la pena svolgere la nostra consultazione la domenica precedente o quella successiva a quella di Renzi – conclude – lo faremo un po’ più avanti». Quando si farà dunque? «Sarà celebrato l’anno prossimo, in gennaio o febbraio», promette Bottacin.

Promette, capito? Una promessa che si aggiunge alle decine di altre fatte nell’ultimo ventennio, comprese quelle recenti. Eppure, Zaia lo aveva lasciato trapelare che non era un cuor di leone e, confidando negli elettori disse: “Sono certo che i veneti andranno a votare. E che saranno numerosi. Perché credono nell’autonomia, e ne hanno piene le tasche dell’inutile centralismo. Sono anche sicuro che otterremo un grande risultato, e che questo rappresenterà un segnale per il resto dell’Italia, oltre che un’importantissima svolta culturale per tutti i veneti“.

In una intervista rilasciata al direttore di Panorama, alla domanda “fino a quanto è disposto a metterci la faccia?”, risponde. Mi aspetto una grande reazione e se non sarà così, mi riprometto di chiudere per sempre il capitolo dell’autonomia. Non ci metto la faccia perché – a differenza di Renzi – non ho una battaglia interna al partito da vincere. Ma soprattutto perché questo non è il mio referendum, questo è il referendum dei veneti“. Ovviamente, salterà anche quello sull’indipendenza, da realizzarsi insieme a quello sull’autonomia, come proposto da qualche consigliere regionale. A ciascuno le sue valutazioni.

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6 COMMENTS

  1. Lo slogan dell’ Indipendenza prima e dell’ autonomia oggi sono utili e buoni quando si è in campagna elettorale, conquistata la poltrona, finiscono nel dimenticatoio o al massimo si accusa lo stato delle banane. Tranquilli il tema autonomistico o indipendentistico tornerà in auge alle prossime elezioni, altrimenti con quale altra alchimia possono ottenere la carega.Dovrebbero solo vergognarsi, invece si vantano di averci nuovamente fatti fessi.

  2. Non si comprende perchè credere ancora a questo teatrino di attori strapagati dal produttore e regista italico per recitare questa ultradecennale farsa. Certo ! E’ il sistema mediatico dello stesso staff che proietta le solite immagini con la solita storiella, l’ennesima presa in giro trita e ritrita… Ma soprattutto non si crede a chi continua nel chiedere il permesso al sistema centrale, quello stesso sistema di cui oltrettutto loro stessi ne fanno parte. Tralasciando la panzana sull’autonomia tante volte ormai respinta dal reame de’ roma, si auspica a quella molto più fattibile che è l’Indipendenza, anche perchè questa non la si deve chiedere al sistema cosidetto centrale de’ roma, l’Indipendenza non si chiede, l’Indipendenza la si dichiara !

  3. Poveri veneti.
    Perdono tempo con consultazioni dall’incerto valore.
    Se invece si fossero organizzati una bella protesta fiscale tosta, avrebbero già da tempo ottenuto quanto chiedono.
    Più autonomia, meno stato, meno tasse, più libertà e ricchezza.

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