di GIOVANNI BIRINDELLI
Il titolo di un recente articolo su Money.it si chiede perché Warren Buffett, probabilmente l’investitore finanziario di maggior successo al mondo, non investa in oro né in bitcoin. La risposta che viene data, in soldoni, è che «Il bitcoin e l’oro sono, per Buffet, asset che non producono nulla. Il loro valore cresce solo perché le persone continuano a investirci del denaro. Sono quindi […] delle “bolle”».
Se queste sono le ragioni per cui Buffett non investe in bitcoin, la ‘teoria’ che sta dietro a queste sue particolari scelte di non investimento è sbagliata. Prima di spiegare perché, è utile sottolineare che una critica della ‘teoria’ che sta dietro a delle particolari scelte di non investimento non è una critica di queste scelte: ognuno può fare le scelte che vuole, naturalmente, per motivi insindacabili.
Inoltre, è utile (anche se ovvio) sottolineare che una critica della ‘teoria’ che sta dietro a delle particolar
Il valore delle azioni di classe A – quelle che danno diritto di voto – della Berkshire Hathaway;
attualmente è di poco superiore a $ 300.000 ( valore al 29/03/2019 ) cadauna.
Erano partite da molto meno ovviamente.
Al di là del valore che è aumentato negli anni moltissimo, è da considerare anche l’entrata dei dividendi annuali, che può rappresentare una discreta RENDITA.
Rendita annuale.
Per ottenere il diritto ad avere quella rendita, le persone sono disposte oggi a pagare molto una azione.
Per lo stesso meccanismo per cui oggi se uno dovesse acquistare un bar che incassa molto è disposto a pagare il locale molto.
Un locale, come una azione, come qualsiasi altro asset, non ha un valore intrinseco, il valore è dato dalla possibilità di generare un incasso, un guadagno, una rendita.
Bitcoin, attualmente, non genere nessuna rendita.
Così come l’oro.
Buffett ha il suo punto di vista.
Che se lo tenga e investa in coca cola, e altri colossi industriali.
Ci ha sempre guadagnato come un creso.
Per me bitcoin ha un significato diverso.
Quando sento il termine crittovaluta è come se respirassi libertà.
Mi sento meglio, mi sento rinfrancato.
Ho più speranza.
Nelle crittovalute non ci sono banche centrali inflazioniste e neppure stati affamati.
Ci possono essere altri delinquenti, ma io cerco di difendermi.