di REDAZIONE
Tempi duri per Lubiana. Nell’arco di una settimana la Slovenia, in passato il primo della classe dei nuovi Paesi europei, oggi duramente colpita dalla stretta creditizia, si è vista tagliare il rating del suo debito sovrano e delle maggiori banche da tre agenzie internazionali, per la seconda volta dall’inizio dell’anno. Sono pertanto sempre più insistenti le voci secondo le quali in autunno la Slovenia potrebbe diventare il sesto Paese membro dell’Ue a chiedere aiuti al fondo salva-stati europeo. Prima il 2 agosto Moody’s ha declassato lo status della Slovenia da A2 a Baa2, con un outlook negativo, poi è stata la volta di Standard and Poor’s (da A+ ad A) e infine, mercoledì scorso di Fitch, sempre di un punto, ad A-, spiegando che la decisione è motivata «dallo stato preoccupante in cui versa il settore finanziario del Paese».
Il deterioramento della situazione nelle banche e la lentezza dell’azione del governo, che continua a posticipare la dec
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