di FRANCO CAGLIANI
Nel mondo dell'informazione, il giornalismo da campo ha ancora un cuore umano: servono coraggio, intuito, presenza fisica, oltre ad una certa dose di onestà intellettuale. Ma per una buona parte dell'editoria – quella affidata al lavoro dei giornalisti da scrivania, i cosiddetti "culi di pietra" – l’Intelligenza Artificiale si sta dimostrando una candidata perfetta alla sostituzione. Ecco dieci motivi concreti, tecnologici ed economici, per cui questa sostituzione non è solo possibile, ma probabile.
1. La velocità di lettura e sintesi è inarrivabile
Un’IA può leggere centinaia di lanci d’agenzia al minuto, estrapolare i fatti salienti e riformularli in stili diversi, da quello giornalistico classico a quello più analitico, senza fatica e senza tempo morto.
2. Non si stanca, non sciopera, non sbaglia per distrazione
A differenza del redattore umano, che si stanza con facilità ed è disattento o demotivato, un modello AI lavora 24 ore su 24, senza