di GERARDO COCO
Lord Mervyn King governatore della Banca d’Inghilterra dal 2003 al 2013 ha scritto The End of Alchemy. Money, Banking and the Future of the Global Economy, uscito a puntate sul The Daily Telegraph. Alchimia designa la creazione di poteri finanziari che sfidano realtà e senso comune producendo disastri economici e finanziari. L’ex banchiere con laurea al King college di Cambridge, poi professore alla London School of Economics e infine banchiere centrale, di sicuro non si può definire un populista. Ma sull’euro và giù duro con frasi di questo tenore: “La profonda crisi economica europea è il risultato di una deliberata politica della élite al potere”. Lo scopo? Forzare la crisi, attraverso l’austerity per fare accettare il governo economico europeo. Sfiancati, impoveriti e senza speranza i paesi membri saranno costretti ad accettare l’integrazione politica definitiva sottomettendosi a Bruxelles.
Secondo Lord King l’euro non è
Esisteva il MEC, ed a questo ci si poteva limitare.
Libertà assoluta di commercio, frontiere interne aperte.
Bastava alla grande.
E invece, eccoci qui.