di LEONARDO FACCO
Quando Javier Milei, tre anni fa circa, ammoniva che in Argentina sarebbe arrivata l'iperinflazione, la masnada di socialisti al governo sogghignava. Oggi, che l'indice inflazionario dei prezzi ha toccato il 104%, gli avversari del pirotecnico economista argentino nicchiano e lui - candidato alla presidenza della Repubblica - continua ad aumentare il suo consenso.
Non c'è piazza che non riempia Milei, ribandendo a gran voce come metterà mano ad un paese che sta sprofondando nella miseria socialista. Il suo piano economico lo ha intitolato "motosega", perchè - come ribadito pubblicamente due giorni fa - "eliminerà lavori pubblici, trasferimenti alle province e sussidi economici".
Ad un convegno a cui partecipavano gli imprenditori, Javier Milei ha assicurato che in caso di elezione eliminerà rapidamente 13 punti di spesa nel primo anno di amministrazione. Lo farà eliminando - oltre alle opere pubbliche, i trasferimenti alle province e i sussidi economici