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Ecco il 56° segnale della ripresa: assunzioni in calo del 29,4%

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disoccupazione_lavorodi LUIGI CORTINOVIS

Ogni volta che si esaltano, arriva un dato che li costringe sulle difensiva. La ripresa, la ripresa è in corso affermano, spuntano i numeri che li raggelano.

E così, abbiamo che aumentano del 7,4% i licenziamenti nel secondo trimestre del 2016. Secondo i dati pubblicati sul sito del ministero del Lavoro e relativi al Sistema delle comunicazioni obbligatorie, nel trimestre analizzato si sono registrate 2.197.862 cessazioni di rapporti di lavoro, 1.094.788 hanno interessato uomini e 1.103.074 hanno riguardato donne. Rispetto allo stesso periodo del 2015 le conclusioni contrattuali si sono ridotte di circa 312 mila unità, pari al 12,4%. La riduzione ha interessato in misura maggiore le donne per le quali il decremento in volume è stato pari a -197.315 unità (-15,2%), le cessazioni maschili scendono di quasi 115 mila unità (-9,5%).

In termini di durata contrattuale diminuiscono le cessazioni dei contratti di breve durata (fino a un mese) mentre per quanto attiene i motivi di risoluzione, si riducono di quasi il 24% le dimissioni e aumentano del 7,4% i licenziamenti. Le assunzioni a tempo indeterminato, grazie alla riduzione degli sgravi fiscali, sono in calo del 29 per cento. 

Sono 1.573.743 i lavoratori interessati da cessazioni nel periodo considerato. Si evidenzia come tra i cessati uomini, la quota maggiore (il 26,7%) ha una età compresa tra i 25 ed i 34 anni; per le donne invece la percentuale più elevata tra le cessate ha tra i 35 e i 44 anni.

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