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Indipendenza, serve un movimento con alla testa persone per bene

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di ALESSANDRO MORANDINI Gli indipendentismi padani sembrano non riuscire più, come in passato, ad impensierire, intimorire il loro naturale nemico: lo stato italiano. Eppure se pensiamo a quaranta o cinquanta anni fa, possiamo capire che anche per gli indipendentismi padani il tempo non è passato invano. Giustamente attribuiamo alla comunicazione televisiva un peso importante; e in televisione l’indipendentismo non c’è più. Allo stesso tempo confondiamo le istituzioni indipendentiste, la Lega Nord ed altre organizzazioni non necessariamente politiche, con i movimenti popolari, ed immaginiamo questi ultimi aggregazioni di decine se non centinaia di migliaia di persone. Non è così. La nostra visione degli indipendentismi padani è ormai quella di chi immagina che l’indipendenza passi esclusivamente dalla partecipazione alla democrazia rappresentativa italiana, attraverso partiti più o meno consolidati, ovvero attraverso l’incremento del numero di persone che parte
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