di ENZO TRENTIN
Sui temi etici, e non solo quelli, l'indipendentismo veneto arranca, temporeggia, svicola. Qualche ingenuo ben pensante pretenderebbe che il millenario bagaglio di buon governo della Serenissima Repubblica di Venezia, e l'appartenenza al Venetorum populus sia titolo sufficiente per il corretto esercizio dell'autodeterminazione e dei diritti dei suoi cittadini.
Quasi che il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, l'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso, e l'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan (tutti condannati dalla magistratura) non fossero veneti; oppure – per farla breve - che gli scandali del MOSE e di alcune opere realizzate in project financing provenissero dalla luna.
Inaugurando il nuovo ospedale unico dell’Alto Vicentino a Santorso, il presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, aveva sentenziato sferzante: «chi critica e basta è solo un cialtrone». [VEDI QUI] E il 18 luglio 2015, Stefano Fracasso, consigliere regio