di REDAZIONE
EURONEWS: Una folla di indipendentisti ha celebrato la Giornata nazionale della Catalogna lungo le strade di Barcellona, in concomitanza con l’avvio della campagna per il voto regionale.
Tra mezzo milione di persone e quasi un milione e mezzo, secondo diversi bilanci ufficiali, nel giorno della Diada hanno ribadito la volontà di un proprio Stato, come hanno chiesto lo scorso anno in un referendum simbolico. Raül Romeva è candidato della coalizione “Insieme per il sì”: “Vogliamo che il mondo ascolti una volta e per tutte e in modo molto chiaro qual è la volontà del popolo della Catalogna. Vogliamo anche che si rispetti il mandato democratico se questa è la volontà del popolo”.
Non ha sfilato il presidente catalano Artur Mas che guida coalizione “Insieme per il sì” e vuole trasformare le elezioni del parlamento catalano in un plebiscito sull’indipendenza dalla Spagna.
Lluís Rabell, candidato della coalizione di sinistra “Catalogna, s
se vanno in piazza 30 autonomi per i diritti dei migranti, l’inclusione sociale, l’accoglienza dei profughi, il reddito di cittadinanza ne parlano i tg nazionali e tutta la stampa, 1,5 milioni di catalani che vogliono la secessione invece non esistono, zitti tutti, non se ne parla. Non c’è da arrabbiarsi, vuol solo dire che hanno paura!!!!!!
Possono fare tutte le manifestazioni che vogliono, possono sfilare in 1, 2, o 5 milioni, possono andare a votare tutti quanti per i partiti che cavalcano questo sentimento, ma la verità è che senza una guerra di secessione resteranno sempre e comunque parte integrante della Spagna.
Non ne sarei così sicuro
E invece sì. La Catalogna (come pure il Veneto) non è la Scozia. La Scozia è già uno stato, che si ritrova ad essere sostanzialmente confederato con altri tre stati, ed è inserita in un ordinamento che non le vieta di separarsi dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, mancando una costituzione per questa entità pluristatale e mancando perciò un principio di indivisibilità, anche perché si tratta, appunto, di stati, e non di semplici regioni. La Catalogna è soltanto un ufficio periferico dello stato centrale spagnolo, che per costituzione tutela la propria integrità territoriale vietando secessioni al proprio interno. Anche se questi partiti autoproclamatisi indipendentisti dovessero ottenere il 100% dei voti non ci sarebbe nessuna possibilità di arrivare ad una separazione dalla Spagna (almeno con metodi pacifici e democratici).
in jugoslavia, a parità di ordinamento, c’è chi se ne è andato senza colpo ferire (Macedonia, Montenegro), chi dopo brevissime scaramucce (Slovenia) e chi dopo massacri immensi (Croazia e Bosnia).
Nessuna parità di ordinamento con Spagna e Italia. Tutte repubbliche confederate con possibilità di secessione prevista dalla costituzione. Tutti quegli stati lì esistevano già come stati confederati.