di REDAZIONE
Sulla carta sono solo elezioni regionali, ma sappiamo bene - ne parliamo da molto - che di fatto rischiano di sconvolgere il panorama politico spagnolo ed europeo. Oggi, 27 settembre, cinque milioni e mezzo di catalani sono chiamati alle urne per eleggere il parlamento di Barcellona, ma la consultazione è una sorta di "plebiscito" sull'indipendenza dalla Spagna.
Madrid, l'anno scorso, non ha permesso lo svolgimento di un referendum simile a quello tenutosi in Scozia? Ecco, che per la prima volta i partiti catalani pro-indipendenza si presentano uniti in una coalizione, "Junts pel sì\", che va dai centristi del "governatore" dimissionario, Artur Mas, alla sinistra di Esquerra Republicana. CUP, anch'essi indipendentisti, si presentano soli, ma alla fine uniranno i loro seggi con gli altri separatisti se ve ne sarà bisogno.
In caso di vittoria degli indipendentisti, verrà avviato un processo politico-democratico, che durerà 18 mesi, per separarsi pacificame