di PAOLO L. BERNARDINI
La notizia mi giunge nel freddo di una capitale nordica, Amburgo. Dove pure sono conservate, e non solo nel nome, quelle tracce di “libera città anseatica”, che la rendono tuttora, una lunga ombra di libertà che ombra non è, ma luce, anche interiore, una delle metropoli più ricche non d'Europa, ma del mondo. Una città che gli sarà stata senz'altro cara.
Il mio rapporto con Oneto, diciamo la verità, da sempre fu di polemica, come quello tra due combattenti per la libertà separati da “differenze minori”, quelle differenze minori che secondo Freud tuttavia si costituiscono, o si possono costituire in barriere, attraverso il “narcisismo”, sempre per utilizzare la terminologia di Freud, che provocano, e da cui sono alimentate, per la comprensione reciproca, e possono sfociare addirittura in odio; che non era certamente, occorre chiarire da subito, il nostro caso.
Ripensando a lui, ai nostri pochi occasionali incontri, necessariamente, ora,
21/11/2021
ho condiviso con te, Gilberto, tanti sogni splendidi di libertà e saggezza: non troverò mai più un amico così. A presto per sognare ancora… A. M.
Rileggo il mio commento , vedo che ci sono alcuni errori , ma generalmente scrivo in lingua veneta la quale non usa la q , ma sempre la c … .mu capita quindi di confondermi 🙁
Il problema più grosso è stato cuello di aver appoggiato un percorso politico fatto, alla fine, di truffe , ruberie e comoletamente inconcludente.
Chi ha dato corda al percorso “bossiano” ha la colpa di non acer capito a cosa servivano tutte quelle parola ,….ma alla fine si è visto : a escogitare un pagliaccio come salvini propedeutico a riportare i ribelli nell’alveo del politicamente corretto .
Una cosa voglio sottiliere : non si deve parlare di indipendentismo Veneto, ma di indipendenza del Popolo Veneto che trova le sue radici nel territorio che comprende metà Lombardia e tutto il FriuliVG
Oneto è unico. Ci mancherà molto. Ce ne fossero molti altri come lui.
Apprezzavo anche il suo sottile umorismo, eccelso nello sbertucfiare i “pelasgici” protagonisti (e il loro stato) che si nutrono delle nostre risorse.
Grazie Signora Caterina! Un saluto caro. Io sono qui a Amburgo che medito qual sia la via migliore per raggiungere l´indipendenza. Spero che mi accada come al disegnatore del granchio nella famosa storiella Zen.
Grazie, Professore! finalmente capisco Oneto, io veneta incallita e irriducibile che ama tuttavia molte altre regioni e popoli di questa nostra pregnante dolorosa e stupenda penisola… leggevo i suoi interventi appassionati che tuttavia non condividevo fino in fondo… non mi ritrovavo nelle conclusioni…non sapevo di lui, della sua attività, della sua storia, delle sue passioni…
Grazie! spero mi perdonerà…ci perdonerà guardandoci dall’aere, fuori dalla mischia… senza più soffrirne.