di CARLO CAGLIANI
Mentre il governo Monti ottiene la massima esposizione mediatica, e continui scrosci di applausi, grazie ai quattro “pannicelli caldi” impropriamente definiti “liberalizzazioni”, la vera partita sulla crisi economica la si gioca in Europa, non a Roma (leggi articolo in basso).
Da oggi, la Banca centrale europea offrirà, per la seconda volta, fondi illimitati triennali alle banche per fermare la stretta creditizia dell'area euro e sostenere i titoli di Stato dei Paesi ad alto debito. Che tradotto significa che Draghi stampa moneta per sostenere gli insostenibili debiti dei PIIGS. In prima fila, ovviamente, le banche italiane saranno nuovamente in prima linea nell'accaparrarsi i fondi, spinte da Bankitalia e protagoniste assieme alla Spagna, a gennaio, di acquisti record dei titoli di Stato nazionali. Da stamane, si bissa “LTRO” (long-Term Refinancing Operation) con cui la Bce, al tasso agevolato dell'1%, offre agli istituti di credito tutto il denaro
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