di GIANFRANCESCO RUGGERI
La perdita di Gilberto Oneto è stata un colpo duro, durissimo, perché Gilberto era un grande indipendentista e un vero maestro, ma non solo, era molto di più. Quando la Lega aveva incominciato a sbandare lui aveva mantenuto salda la rotta, era così diventato una guida per tutti noi, quando poi lo sbandamento è sfociato in un vero e proprio tradimento degli ideali, Gilberto, forse suo malgrado, è diventato per noi una speranza. I suoi libri, ma anche solo i suoi articoli e i suoi interventi in radio hanno rappresentato per noi padani un barlume di speranza, una fiammella ancora viva, qualcosa che ci dava la forza di andare avanti. Mi dicono che anche negli ultimi tempi abbia testardamente telefonato a Radio Padania, intenta a trasmettere italiche canzoni sbottando “non se ne può più di sta roba!” Grande Gilberto.
La nostra situazione era già difficile prima, da un lato lo stato i-tagliano sempre più esoso e feroce, dall’altro il tradimento
Parole molto belle quelle dette da Ruggeri, io sono pronto, malgrado la mia età, a portare avanti le idee di libertà dall’itaglia ma
mi chiedo come possiamo in pratica fare degli atti che ci conducano al raggiungimento della nostra meta ?
Padania Libera.
Le idee non muoiono quando non ci sono più gli uomini che le avevano prodotte, ma continuano ad essere valide ed anzi devono essere promosse e portate avanti con più forza proprio quando quegli uomini vengono a mancare. Viva Oneto, viva la Padania!