di REDAZIONE
Il problema, in Val di Susa, non è il ricorso alla violenza (che riguarda una minoranza in gran parte esterna alla valle) ma il rapporto fra la comunità locale e lo Stato centrale. In altre parole, la domanda è: chi decide per una grande infrastruttura che, proprio perché grande, ha una notevole importanza strategica per il Paese intero nonché un notevole impatto sulla comunità che dovrà ospitarla?
L’Italia centralista e dirigista ha deciso di decidere da sola, appellandosi ad un’entità sovranazionale non eletta, l’Unione europea, in nome di un presunto interesse nazionale. Questa scelta è illegale, perché contrasta con i diritti naturali e inalienabili dell’uomo, fra i quali c’è il diritto all’autogoverno. Autogoverno significa che ogni comunità che decide di riconoscersi come tale – la Val di Susa, per esempio – ha il diritto di decidere su tutto ciò che avviene nel proprio territorio, perché il territorio appartiene alla comunità che
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