di MARIETTO CERNEAZ
Non resta molto tempo agli indipendentisti catalani per formare un governo, tra meno di 15 giorni - se non si arriverà a nominare il presidente della Generalitat - la Catalogna si vedrà costretta a ritornare al voto.
A Barcellona, sulla carta, dopo il voto dello scorso settembre, esiste una maggioranza indipendentista... ma solo sulla carta appunto, perchè i 62 seggi di maggioranza nel parlamento catalano, esistono solo se CUP - la sinistra radicale, che si candidò da sola - decide di appoggiare un esecutivo con Artur Mas alla presidenza. Ad oggi, invece, l’assemblea dei militanti comunisti e indipendenstisti è spaccata in due: 1515 sì e altrettanti no, sulla conferma di Mas alla presidenza della Regione autonoma catalana. Senza la Cup (se non il suo appoggio, almeno l'astensione) non è possibile creare un governo che avvii il distacco da Madrid, secondo il progetto approvato nel Parlament, un mese fa circa.
La spada di Damocle del voto anti