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Flessibilità, il nuovo mantra dei keynesiani all’amatriciana

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di MATTEO CORSINI "Noi abbiamo attuato l'austerità con serietà e rigore, ora è il momento di dare maggiore impulso a ripresa e occupazione. È noto che serve nell'Ue una politica per una maggiore espansione". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sposa il punto di vista del Governo in merito alla cosiddetta flessibilità, un eufemismo usato per non dire esplicitamente che si vuole aumentare il deficit di bilancio. Come molti, Mattarella sostiene che in Italia si sia attuata l'austerità, per di più con “serietà e rigore”. A mio parere non ha senso parlare di austerità se non c'è una consistente cura dimagrante per il multiforme apparato statale. Fenomeno del quale non vi sono tracce significative, come si può notare dalla mai diminuita spesa pubblica. I commissari alla spending review passano, ma la spesa pubblica non accenna a diminuire. La vera austerità è stata imposta ai pagatori di tasse, sottoposti a un carico crescente nel corso degli anni, propr
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1 COMMENT

  1. Mattarella e bastasin sono obsoleti.
    Qui pare che la casta di potere sia capace solo a spendere e far debito, sulla base di tasse espropriative e riduzione della proprietà privata e della produzione industriale.
    Spesa e debito non possono continuare all’infinito.
    Risparmio e credito entrano in una normale gestione di una qualsiasi azienda.
    Ma si sa, lo stato non è un’azienda , bensì una vescica sfonda.

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