di PAOLO L. BERNARDINI
In memoria di Flavio Cassinari,
caduto agli Orridi di Uriezzo nel 2009
Come tutte le opere coraggiose e innovative, frutto di lunghe ricerche, anche il libro di Marco Armiero, Le montagne della patria. Natura e nazione nella storia d’Italia (Einaudi, Torino, 2013, trad. italiana di F. Peri dell’originale A Rugged Nation. Mountains and the Making of Modern Italy. Nineteenth and Twentieth Century, Cambridge, 2011), non solo apre, naturalmente, a fecondi sviluppi in ulteriori ricerche, ma invita a riflessioni, e naturalmente solleva questioni generali, prestando anche il fianco, data la vastità dell’argomento, a critiche di diverso ordine.
Dal momento che l’elogio è scontato, ed una recensione meramente elogiativa poco giova al recensito, ai lettori, e, per dir così, alla scienza, vorrei, qui, soffermarmi su alcuni punti critici, onde si sollevi la discussione necessaria, ove possibile.
Una prima critica riguarda la vera origine della nozione (e