di LEONARDO FACCO
Non sopporto chi non ha memoria o nega le evidenze. Immigrazione e italianità sono due must del Salvini-pensiero, che cerca di mietere consensi con slogan che non sono affatto nuovi nella Lega, anche quando era appellata "Nord". Mi spiego: il “celodurista” di Cassano Magnago, nell'ultimo decennio in cui è stato al timone del partito, se l’è presa un po’ con tutti: con i neri, gli islamici, i meridionali, gli omosessuali. A furia di seminare vento, nel partito son finiti col raccogliere condanne e denunce e Salvini - rispetto al passaro - non ha politicamente inventato nulla, ha solo buttato nel cesso "la Padania".
Ma questi signori che ora se la (ri)prendono con l'immigrazione (e salvano l'amata Italia), dato che al governo ci hanno passato parecchio tempo, avranno pure fatto qualcosa per mettere fine “all’ondata migratoria” causata – a sentir loro – prima dalla “legge Martelli” e poi dalla “Turco-Napolitano”? Certo che sì: si chia
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