di ALEKSANDER AUTINA
In un primo articolo riguardante l’analisi del mercato azionario americano, pubblicato circa sei mesi fa, è stato messo in evidenza come da un punto di vista fondamentale le valutazioni dell’indice SP 500 si trovassero ormai ad un livello estremamente elevato in termini storici[1]. Successivamente, riprendendo l’argomento con lo stesso metodo analitico, abbiamo visto come tale contesto sia tipico delle fasi speculative e generalmente comporti accelerazioni ulteriori, salvo poi spesso imbattersi in brusche frenate che frequentemente si traducono in veri e propri crolli[2].
Tali contesti vengono sempre accompagnati da situazioni di sentiment di lunga durata estremamente ottimistiche e le analisi pubblicate alcune settimane fa a riguardo hanno totalmente confermato questo ulteriore aspetto[3]. Dato il quadro di insieme, le conclusioni negli articoli pubblicati da inizio 2018 sono state quelle di evitare investimenti nel settore azionario in quanto troppo