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Se lo stato non è messo a dieta, il debito non cala

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di MATTEO CORSINI Ai tanti che si sono fin qui cimentati nel proporre idee per ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil si sono aggiunti Tancredi Bianchi e Marina Brogi, secondo i quali il Tesoro dovrebbe emettere BTP con cedole superiori ai rendimenti correnti richiesti dagli investitori sul mercato. “La politica delle nuove emissioni di titoli del debito pubblico può mirare, come avviene attualmente, a collocare i valori al nominale con cedola annuale e, grosso modo, corrispondente ai rendimenti correnti per durate analoghe oppure, in alternativa, potrebbe porre in asta titoli con una cedola già fissata, superiore ai rendimenti di mercato, volta a perseguire un collocamento in asta superiore al valore nominale di rimborso a scadenza. In questa seconda alternativa, per esempio, proponendo un titolo ventennale con cedola annuale al 6%, essendo il rendimento di mercato per pari durata, circa al 3%, si potrebbe incassare 150 per 100 di rimborso a maturazione. In altri term
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1 COMMENT

  1. L’emissione di titoli di stato va ridotta.
    Di pari importo va ridotta la spesa pubblica e il furto fiscale.
    Non si può continuare ad emettere titoli e sperare che si riduca il debito pubblico.
    E’ demenziale come ragionamento.

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