di MARIETTO CERNEAZ
Il 23 febbraio prossimo, ad un mese esatto dalla nomina di Guaidó alla presidenza della repubblica, ad interim, del Venezuela, entreranno nel paese gli aiuti umanitari. Così è stato deciso, così dovrebbe essere. Ciononostante - dato che Maduro ne ha vietato l'ingresso, schierando l'esercito alla frontiera con la Colombia - c'è da capire se le Forze Armate bolivariane (aldilà di qualche importante defezione) si schiereranno col tiranno o col novello libertardor.
Ieri, Juan Guaidó ha ricordato alle forze armate che hanno ancora otto giorni di tempo per schierarsi con la Costituzione e consentire l'accesso agli aiuti umanitari: ""Il 23 febbraio si avvicina, signori delle Forze Armate. Sarà una pietra miliare molto importante per il Venezuela, non solo perché è l'opportunità di affrontare l'emergenza, ma anche perché apre le porte al cambiamento in Venezuela", ha detto mentre partecipava ad un evento sul futuro dell'industria petrolifera venezuelana.
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