di ROBERT P. MURPHY
Due anni fa, il presidente Trump annunciò che avrebbe iniziato il processo formale di ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul clima di Parigi. Al tempo, i media e gli allarmisti del clima andarono in bestia: per esempio, il famoso fisico Stephen Hawking disse che l'azione di Trump avrebbe spinto la Terra "sull'orlo del baratro". Eppure, come mostrerò in questo articolo, l'Accordo di Parigi è sempre stato un esercizio gigantesco di simbolismo, piuttosto che di sostanza; non servirebbe a risolvere il "problema" del clima, nemmeno secondo i termini degli allarmisti.
Sia che si pensi che il cambiamento climatico sia un problema secondario da osservare, sia che lo si ritenga una vero motivo di crisi esistenziale, in entrambi i casi l'azione di Trump dovrebbe essere accolta favorevolmente. Sfidando la riverenza per l'accordo di Parigi, il ritiro di Trump ha dato il permesso agli scienziati e agli altri di pensare ad approcci alternativi piuttosto che a un contr