di MATTEO CORSINI
Lorenzo Fioramonti, appena passato da viceministro a titolare dell’Istruzione, lancia la sua prima proposta per trovare risorse da dedicare a spesa per la scuola pubblica:
“Non voglio togliere soldi a nessuno. Vorrei delle tasse di scopo: per esempio sulle bibite gasate e sulle merendine o tasse sui voli aerei che inquinano. L'idea è: faccio un'attività che inquina (volare), ho un sistema di alimentazione sbagliato? Metto una piccola tassa e con questa finanzio attività utili, la scuola e stili di vita sani”.
Anche a un osservatore non particolarmente attento non dovrebbe sfuggire l’ossimoro: Fioramonti afferma di non voler togliere soldi a nessuno, salvo poi aggiungere subito che vorrebbe mettere tasse di scopo. È evidente che se per finanziare una spesa si introduce (o si aumenta) una tassa, a qualcuno i soldi si prendono, ancorché nessuno sia obbligato a consumare il bene oggetto di tassazione.
Ciò detto, ovviamente Fioramonti non sfugge
CGIA Mestre sostiene che l’inefficienza sperperi e sprechi della pubblica amministrazione valgono c.a 200 miliardi, ci saranno mai politici seri da metter mano a tutto questo?
No mai, o li si obbliga facendoli cagare addosso, oppure mai
Non meno interessante la prima uscita pubblica del neo-ministro dell’Economia, che EDUCATAMENTE ha chiesto all’Europa di continuare a far debiti
sarebbe più credibile se dicesse: devolviamo un terzo del nostro stipendio, in attesa che siamo dimezzati di numero!