di ENZO TRENTIN
Il libro di Curzio Malaparte («Tecnica del colpo di Stato») uscì in Francia nel 1931, proibito in tutti quegli Stati dove «le libertà pubbliche e private erano soffocate, o soppresse». Violentemente attaccato da Lev Trockij, bruciato per volontà di Adolf Hitler «sulla pubblica piazza di Lipsia, per mano del boia, secondo il rito nazista», è responsabile delle «meschine persecuzioni» cui il suo autore fu a lungo sottoposto «per ordine personale di Benito Mussolini». Il volume è una spietata dissezione delle varie tipologie di golpe e delle loro costanti e rappresentò di fatto il primo, clamoroso successo internazionale di Curzio Malaparte. Ai nostri giorni i golpe, in Europa, non si fanno con il crepitare delle armi da fuoco, con le pistole nei palazzi, con i carri armati nelle piazze, in tempi più moderni si fanno con il crepitare degli spread. Si veda in Grecia. A quando gli italiani come gli ellenici?
Ciò che è tragico è che l’Italia ha per