di MATTEO CORSINI
Dopo una lunga carriera da gestore di un suo fondo hedge, Goerge Soros, ormai novantenne, da anni è una figura che utilizza la filantropia per promuovere una sua visione del mondo che egli identifica come società aperta, ma che, quando realizzata, finisce inevitabilmente con il comprimere, in modo più o meno consistente, la proprietà di chi dovrebbe “aprirsi”. Una cosa che fanno già gli Stati i quali, per quanto mi riguarda, non hanno bisogno di concorrenza in questo tipo di attività.
Di recente, Soros ha proposto l’emissione di titoli irredimibili da parte dell’Unione europea, per finanziare gli interventi di contrasto agli effetti economici del Covid-19.
“Ho proposto l’emissione di bond perpetui da parte dell’Ue, anche se ora penso che andrebbero chiamati consols (titoli consolidati) perché è con questo nome che le obbligazioni perpetue sono state utilizzate con successo dalla Gran Bretagna a partire dal 1751 e dagli Stati Uniti dagl
Il mercato (ed anche ogni comune persona dotata di un po’ di buon senso) sa bene che il debito pubblico italiano “ufficialmente” è redimibile, ma praticamente irredimibile, perché non sarà mai pagato! Soros ci fa un baffo!