di MATTEO CORSINI
A tutti coloro che parlano di “occasione irripetibile” con riferimento ai 209 miliardi del cosiddetto Recovery Fund andrebbe ricordato che 127 miliardi saranno debito, ancorché a tassi di interesse irrisori. Andrebbe anche ricordato che la realtà non può essere politicamente modificata, quanto meno non a lungo andare. Altrimenti basterebbe creare grandi quantità di moneta e vivere tutti felici e contenti.
Da quando a Mario Draghi è stato affidato il mandato per cercare di costituire un governo, molto osservatori hanno paragonato il possibile nuovo governo con quello guidato da Mario Monti durante la crisi che scoppiò a fine 2011. Monti dovette somministrare una cura di tasse e tagli (più tasse che tagli, a onor del vero) per evitare il default, mentre Draghi avrà paccate di miliardi da spendere.
In realtà, contrariamente a quello che sembra essere il pensiero dominante di quasi tutti coloro che vorrebbero governare, negli anni a venire sarà nece