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I morti di Covid-19? Tutta colpa della propaganda di regime

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di ALESSIO PIANA Sarò lungo e brutale. L’informazione distorta è una questione cruciale. Anzi è proprio la questione cruciale. Infatti se i mass media nazionali ci avessero detto fin dall'inizio che decine, centinaia di medici stavano curando i malati covid-19 a casa con terapie tradizionali e farmaci comuni, senza decessi e con un numero irrisorio di ricoveri ospedalieri, se li avessero intervistati in televisione nei tg, nei talk show, se avessero dato ampio spazio a queste notizie invece di oscurarle, e tuttora continuano a censurarle; se invece di dirci continuamente che la covid-19 non si può curare, che non esistono farmaci, che non bisogna intervenire, che l’unica cosa è aspettare e pregare che non peggiori per poi finire in terapia intensiva e lì fatalmente morire; se ci avessero spiegato fin dall'inizio che il governo stava realizzando tutta una serie di azioni e di non-azioni che sembravano studiate apposta per far morire il maggior numero possibile di persone
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4 COMMENTS

  1. Nessuno sarebbe più disposto ad accettare le imposizioni e le vaccinazioni di massa? Non ci credo. Il popolo obbedisce sempre e comunque, anche in presenza della verità. E se anche i mezzi di comunicazione di massa che hanno sempre affermato la verità fossero stati in maggioranza, la gente avrebbe creduto agli allarmisti. Nel 1976 la stampa anticomunista, anche se non maggioritaria, era ancora abbastanza robusta. Gli elettori che votarono comunista furono più di un terzo, il consenso elettorale storicamente più alto del mondo per un partito marxista. Il caso del quarantotto per cento in Boemia nel 1948 è fuori concorso perché appena preso il potere furono proprio loro ad ammettere che il risultato era frutto di un broglio elettorale giustificato dall’interesse supremo della rivoluzione “proletaria”. Non illudiamoci: anche se la verità dovesse affermarsi e diventare di massa, anche se si vincesse nelle aule giudiziarie (cosa difficile con una magistratura orientata a sinistra) avremmo comunque una folla pronta e prona a prendere ordini di qualsiasi tipo. Al massimo ci sarà qualche covidemènte attuale che pronuncerà sfacciatamente la frase “io l’avevo detto”. La superstizione dell’obbedienza non si spazza con la semplice affermazione, peraltro solo eventuale, della verità. E tanto meno con un vaccino.

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