di MATTEO CORSINI
Nel mese di agosto le immatricolazioni di automobili sono state il 27,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2020. Ovviamente i fattori che hanno inciso su questo dato sono diversi. Certamente c’è un effetto base, dato dal fatto che nel 2020 il terzo trimestre in generale è stato quello del forte rimbalzo dopo il lockdown. Va poi considerato che le carenze id alcuni componenti stano rallentando la produzione e, di conseguenza, le consegne.
Ma un aspetto non secondario è rappresentato dalla droga degli incentivi, che era copiosa in agosto 2020, mentre quest’anno è andata esaurendosi.
Ecco quindi che Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia (filiera automotive), ritiene “fondamentale accogliere in tempi rapidi la richiesta di estendere le tempistiche entro le quali i venditori sono tenuti a confermare l’operazione di vendita dei veicoli incentivati, così come quella di rifinanziare il fondo per l’acquisto di autovetture con emissioni di CO2 da 0
Un settore saturo (ad esclusione di chi è costretto a “macinare” km per lavoro), tenuto a galla con incentivi e pseudo politiche ambientali …
in molti casi, nonostante i bonus, l’acquirente deve sborsare più soldi rispetto a 5-10 anni fa e, dato il periodo non favorevole per chi non ha un posto pubblico, rinuncia al cambio auto