di DIONISIO GAVAGNIN
Tra le forze di opposizione a quello che in Italia è oramai divenuto un regime antidemocratico, sulla base pretestuosa di una inesistente pandemia, si è iniziato a parlare di una diversificazione dei modi di opposizione, stante la verificata inefficacia, almeno sin qui, delle reiterate, e in alcuni casi affollatissime, manifestazioni di piazza, della via giudiziaria e di quella (esigua) parlamentare.
Non vi è dubbio che l’obiettivo strategico finale delle èlites sovranazionali economico-finanziarie, che hanno avviato fin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso il processo di ristrutturazione dell’economia mondiale e delle istituzioni verso la globalizzazione, sia quello di un oligopolio economico a livello planetario, con la ricchezza mondiale concentrata in pochissime, invisibili mani (rese invisibili dallo scudo creato con i giganteschi fondi di investimento, fondazioni, e grandi società per azioni).
A tale assetto dell’economia mondia