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Da Clark Gable e Debora Kerr agli LGBTQ+: in ricordo della New York del 1947

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di ALFREDO MOROSETTI

C’è un film del 1947 con Clark Gable e Deborah Kerr, che si può scaricare gratuitamente da youtube: Il titolo che gli hanno dato in italiano è i Trafficanti, ma è fuorviante.

Si tratta di una storia d’amore, di una vera storia d’amore, narrata con grazia e sapiente intelligenza. Merita di essere visto per una serie di ragioni, perché ci pone degli interrogativi e ci dà materiale in abbondanza su cui riflettere.

Innanzitutto una cosa che a prima vista potrebbe essere intesa come di dettaglio, ma che proprio di dettaglio non è: l’eleganza dei vestiti, sia degli uomini che delle donne. La domanda che un’evidenza del genere ci pone è questa: come è stato possibile che in così poco tempo tutti siano stati trasformati in straccioni? Che tutti vadano vestiti come se fossero i prigionieri di un campo di concentramento? Tutti vestiti allo stesso modo, tutti con addosso stracci utili per pulire i cessi e arrampicarsi su degli alberi? Non è una questione da poco, perché è un fatto universale. Non ci sono più persone eleganti, nemmeno fra quelli che potrebbero comprarsi intere sartorie e boutique. Dunque la bruttezza è un fatto interiore, universalmente distribuita nel nostro mondo.

La seconda è il linguaggio. Gli attori parlano una lingua precisa, efficace, elegante e la cosa va a fare il paio col problema della dis-grazia e vocazione a razzolare nella spazzatura che viviamo oggi e che esprimiamo così bene vestendoci da spazzini.

La terza e fondamentale: lo stile di vita, i valori, i sentimenti che i protagonisti esprimono. Ecco pensare a New York nel 1947 e poi a quella di oggi sembra di passare da un’epoca geologica all’altra. Tutto ci si potrebbe immaginare, meno che un mondo di sentimenti e di valori, quali quelli espressi in questo film, potesse partorire il mondo LGBT e ammennicoli vari che contraddistinguono l’immaginario etico ed estetico dei nostri contemporanei.

Però è successo, dunque se è successo dobbiamo chiederci: quale diavolo era già da allora nascosto fra le pieghe del nostro cuore per uscire così trionfante senza che nemmeno trovasse l’opposizione di quelli che almeno qualcosa sapevano e intendevano?

IL FILM

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2 COMMENTS

  1. Ci si potrebbe porre un’altra domanda: cosa ha portato a scrivere sceneggiature da cani, come troppo spesso avviene oggi, quando all’epoca il mestiere dello scrittore era finalizzato all’arte autentica? Oggi si preferisce vestire da spazzini anche quando si svolge la professione di narratore. E in troppi ammiccano alla tendenza; spero che nessuno si offenda se scrivo editori compresi! L’opposizione di chi sa e intende dovrebbe essere quella dei mecenati, figura oggi facilmente inseribile tra le specie protette. Non so se tutto questo sia colpa di diavoli nascosti, so che gli alleati di tali essenze infernali vestono spessi abiti talari. Perché anche il solo non opporsi è peccato di omissione.

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