di LEONARDO FACCO
Nell'era dell'imbecillità conclamata, risultano attualissime le parole pronunciate illo tempore da Maffeo Pantaleoni: “Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. L'abilità consiste nel ridurre le spese”.
Il 25 Settembre scorso, la plebe massificata ha solamente scelto una nuova compagine governativa alla quale votare la propria schiavitù, per decreto ovviamente. La dimostrazione è arrivata dal fatto che, benché ancora oggi, siano vigenti le restrizioni demenziali imposte dall'ex ministro Speranza, il gregge manco si preoccupa di belare. Ancor di più, però, preoccupa la propensione alla sottomissione di cui sopra preso atto degli applausi corali per la demenziale "Tassa su Amazon" (così la stampa igienica l'ha "popolarmente" definita), che è l'imposta che l'Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha a cuore di implementare per le "consegne a domicilio".
L'ipotesi di gabella abbozzata in vista del Documento di programmazione Economica Finanzia