di MARCO COSENTINO
Pare che in questi giorni qualcuno dei tecnici di vertice che guidarono la gestione della crisi pandemica in maniera controversa abbia dichiarato in televisione che la "tachipirina e vigile attesa" non serviva a nulla.
"Ma allora è vero!", "Lo ammettono!", "Finalmente lo dicono!", alcune delle reazioni social sul fronte del cosiddetto dissenso, come se ci fosse la necessità di una conferma quando fin da principio si trattava di una delle tante ovvietà evidenti a chiunque. Pare, in altri termini, che anche o forse soprattutto tra i critici (gli altri sono semplicemente disattenti e disinformati e vanno seguendo la corrente...) vi sia l'esigenza di sentirsi nelle proprie opinioni "dissidenti" confermati prima di tutto dal mainstream, come se le proprie ragioni non bastassero. E probabilmente è così, se è vero com'è vero che sono soprattutto tanti circuiti "dissidenti" a rimbalzare compulsivamente qualsiasi fiatella emessa dalle star mediche e scientifiche