di FRANCO MONTANARI
Nel 2019, l’allora presidente Donald Trump conferiva la Medaglia presidenziale per la libertà all’economista Arthur Laffer, celebre per aver teorizzato l’omonima curva alla base delle politiche di tagli alle tasse dei governi repubblicani da Ronald Reagan fino a Donald Trump, appunto, contrassegnati - e questa è storia - da importanti cicli di crescita economica.
L’economista, disegnò la curva su un fazzoletto di un ristorante di Washington in compagnia di Dick Cheney e Donald Rumsfeld per dimostrare che la diminuzione della pressione fiscale sul lungo periodo avrebbe avuto l’effetto di aumentare il gettito fiscale, in contrapposizione alle politiche dell’allora presidente Gerald Ford, che decise di aumentare le tasse.
La “curva di Laffer” esprime su un diagramma cartesiano un concetto molto semplice: all’aumentare delle imposte diminuiranno spese e investimenti di cittadini e imprese facendo diminuire il Pil e dando luogo, naturalmente