di KENDRA OKONSKI
Le strategie per il “controllo del clima” vengono spesse giustificate in base all’affermazione che noi oggi abbiamo il dovere morale di mantenere la Terra sicura per le generazioni future. Quindi, oggi dobbiamo aggiustare i nostri comportamenti, specie i nostri consumi, in modo da non compromettere la possibilità dei futuri esseri umani “di incontrare i loro stessi bisogni”.
Questo riflette l’idea che le risorse debbano essere condivise ugualmente tra le generazioni. Il consumo da parte di un individuo oggi fa sì che qualcun altro domani ne abbia meno, oggi e domani. Quindi, la ricchezza generata oggi implica la povertà di qualcun altro domani.
L’idea può apparire sensata, ma – in quanto principio guida dell’azione di oggi – fallisce nell’individuare i benefici che le nostre attività e decisioni possono produrre per le generazioni future. In un editoriale sul Sunday Telegraph, scritto in occasione del vertice mondiale sullo sviluppo