di ARTURO DOILO
Ieri, con il Decreto 870/24, firmato da Javier Milei e il ministro di Economia Luis Toto Caputo, la motosierra ha continuato a fare la sua parte: è stato sciolto l'Istituto argentino dei trasporti (IAT).
Durante il kirchnerismo lo Stato è cresciuto oltre ogni limite e ragionevolezza, dando vita a funzioni e servizi sovrapposti e/o inutili, creati solo per ragioni clientelari. Il lavoro di riordino che stiamo facendo richiederà del tempo, ma il risultato - dice il ministro dei Trasporti Franco Mogetta - "sarà uno Stato più utile, leggero e meno costoso".
Da quando è arrivato Milei al governo, l’azienda pubblica ha iniziato a sentire il rumore della motosega avvicinarsi. Secondo i dati ufficiali, il personale di 1.232 dipendenti che aveva nel novembre dello scorso anno è stato ridotto del 66%. In termini di servizi appaltati, l’adeguamento ha raggiunto il 95%: dei 579 che erano a fine 2023, solo 30 persone sono ancora assunte.
Non solo: per quanto