Inflazione, ecco perché l’obiettivo del due percento della Fed non ha senso

di RYAN McMAKEN I tecnocrati della Federal Reserve amano usare una varietà di slogan e parole d'ordine per far sembrare la banca centrale un'istituzione apolitica e "scientifica", guidata solo dalla ricerca di una sana gestione dell'economia. In particolare, quasi ogni volta che il presidente della Fed, Jerome Powell, fa la sua apparizione, che si tratti della solita conferenza stampa del FOMC o di una testimonianza davanti al Congresso, sta attento a menzionare come la Fed sia "guidata dai dati" e come la Fed "cerchi di raggiungere la massima occupazione e un'inflazione al tasso del 2 percento nel lungo periodo". Suona bene, naturalmente, e dà l'impressione che la Fed sia preoccupata di mantenere l'inflazione dei prezzi "bassa". In pratica, tuttavia, limitare l'inflazione dei prezzi è la priorità meno importante della Federal Reserve. Piuttosto, la Federal Reserve è principalmente interessata a usare lo stimolo monetario per mantenere bassi i costi di prestito del denaro al