“Economia regolamentata” e “sussidi”: gli strumenti della censura in democrazia

di JACOB G. HORNBERGER In una dittatura totalitaria o autoritaria, i funzionari governativi non hanno bisogno del sostegno dei cittadini per sterminare la libertà di parola. Questo perché non ci sono elezioni di cui preoccuparsi. Il regime inizia semplicemente a far arrestare dai suoi scagnozzi militari e paramilitari i critici, a farli sparire in centri di detenzione per terroristi, a torturarli e poi a ucciderli. Tutti gli altri capiscono. Basta con le critiche al regime. In un sistema democratico, reprimere le critiche è molto più difficile a causa del problema delle elezioni. Se i sicari di un presidente eletto democraticamente iniziano a fermare i critici, incarcerarli, torturarli e ucciderli, il governante corre il rischio di essere estromesso dall'incarico alle elezioni successive. C'è anche il rischio di impeachment. Pertanto, in una democrazia i governanti devono escogitare metodi sofisticati e spesso subdoli per sedurre o indurre la gente ad accettare la distruzion