di ARTURO DOILO
Il desiderio di libertà individuale, l'antistatalismo, la ricerca del proprio "Burrone di John Galt" è il filo conduttore di un indipendentismo mai sopito, che trova il suo sfogo nella creazione di "micronazioni" che, seppur senza alcuna forza giuridica o riconoscimento internazionale, mantengono alto il desiderio di fare da sé.
Se Liberland, un caso tra tanti, ha trovato una certo eco da parte della stampa igienica, meno conosciuti sono tanti altri esperimenti in corso, di cui si può leggere, casualmente, qua e là. Un esempio è l'«Impero di Austenasia», iniziato con una famiglia di quattro persone che ha dichiarato l'indipendenza dal Regno Unito per la loro casa a sud di Londra, come stato sovrano, il 20 settembre 2008.
Da allora, decine di persone e famiglie da tutto il mondo hanno scelto di unirsi all'Impero, rivendicando l'appartenenza delle loro case e proprietà ad Austenasia e unendosi a questo paese in rapida crescita. Austenasia ha ora una popol