di LEONARDO FACCO
La scorsa settimana, è avvenuto il conferimento del Premio Nobel per la Pace 2025 a María Corina Machado. Ho avuto modo, in una intervista a RadioErre, di specificare alcuni aspetti relativi all'ingegnere venezuelana, che da tempo si oppone al tiranno Nicolas Maduro, ma da sempre è schierata con Usa ed Israele.
Ciò che, invece, fa sorridere, ma forse sarebbe meglio dire ribrezzo, sono le esternazioni di alcuni esponenti do Podemos — una specie di Partito Comunista spagnolo — che hanno definito la Machado null'altro che un «golpista». Iglesias ha scritto che «sono anni che tenta di mettere a segno un colpo di Stato nel suo paese», aggiungendo provocatoriamente: «A questo unto, il Nobel avrebbero potuto assegnarlo a Trump o, a titolo postumo, anche a Hitler».
Ora, che certe istituzioni siano in profonda crisi di legittimità è vero, del resto hanno dato premi Nobel - giusto per fare qualche esempio - al marxista-leninista Mandela, alla guerrigliera Rig