di GIANLUCA MARCHI
Povero Roberto Formigoni, aveva immaginato per sè un ruolo paragonabile a quello del tenutario del Paradiso (terrestre, aggiungiamo noi...) e invece si ritrova a capo di una Regione la cui immagine sta cadendo a pezzi, e in questa irrimediabile debacle anche la figura del Celeste Governatore ne esce sporcata, oserei dire rovinata. Si badi bene, ad oggi non c'è una sola inchiesta che coinvolga direttamente il presidente giunto ormai al dieciassettesimo anno di mandato (non è che il numero gli stia portando un po' sfiga??!!). Ma una domanda ci sia consentita: intorno al Pirellone (a cui di recente si è aggiunto il Formigone, alias Palazzo Lombardia) capitava di tutto e Lui niente, non s'è accorto di una virgola. Come è stato possibile? Forse che il nostro viaggia troppo con la testa immersa nelle nuvole celestiali e non si cura, o non si è curato, di color che tramavano nell'ombra? E adesso viene a raccontarci che assumerà provvedimenti, introdurrà regole
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