di STEFANO MAGNI
E’ in corso una sollevazione generale contro l’Unione Europea. E’ ormai evidente visti i risultati delle elezioni in Francia e in Grecia. Ma gli esiti di questa sollevazione sono ancora più oscuri del male che l’hanno generata. Merito della mancanza di alternative credibili e per il ritorno sulla scena di vecchie utopie.
E’ inutile concentrarci sui singoli casi e sui singoli partiti che, con minore o maggiore sorpresa, hanno trionfato nell’Ovest come nell’Est. Perché si perderebbe il quadro di insieme. Lo scenario di base, comune a tutti i Paesi membri dell’eurozona, è la crisi del debito pubblico. Non è il capitalismo ad essere entrato in una fase terminale, ma gli Stati. Che hanno speso più di quanto potessero permettersi con i soldi dei contribuenti. In alcuni casi hanno compensato con la crescita economica, come la Francia. Ma adesso la crescita sfiora lo 0 e anche in Francia si avvicina la resa dei conti di un debito pubblico superiore a
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