di GILBERTO ONETO
Anni fa su Radio Padania c’era una divertente rubrica titolata “Il pistola d’oro” che si occupava di dare uno speciale e virtuale premio a chi, durante la settimana, l’aveva detta o fatta più grossa in termini di balordaggine. Era una trasmissione simpatica e intelligente che – ovviamente - è stata quasi subito soppressa.
Ci fosse ancora non potrebbe oggi non occuparsi di un libricino che un nostro collaboratore ha incautamente acquistato ingannato dal titolo “Santi patroni padani” e che, inviperito dalla lettura, ha segnalato.
Già il sottotitolo (“Dieci vite di patroni di città padane s’intrecciano con le storie di dieci immigrati”) avrebbe dovuto generare qualche sospetto: la – per fortuna brevissima – lettura conferma le peggiori intuizioni. Si ha a che fare con un pistola d’oro tanto grosso per la cui descrizione non basterebbe tutta l’intraprendenza industriale del colonnello Colt.
L’autore ha quarant’anni: si sup
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